I’m
so through with that
Cuz honestly you turned out to be
Cuz honestly you turned out to be
the
best thing I never had
You turned out to be
You turned out to be
the
best thing I never had
And I’m gon’ always be
And I’m gon’ always be
the
best thing you never had"
Era il lontano 18 gennaio.
Più di quattro mesi senza parlare di di E. L'ultimo post a lei dedicato risale proprio al freddo gennaio (era davvero freddo? Mi sa che ho rimosso...).
Un post colmo di rabbia, di amarezza, di delusione.
Più di quattro mesi senza parlare di di E. L'ultimo post a lei dedicato risale proprio al freddo gennaio (era davvero freddo? Mi sa che ho rimosso...).
Un post colmo di rabbia, di amarezza, di delusione.
Un
post che a rileggerlo mi fa venire la pelle d'oca e pensare “ammazza
quanto ero incazzata. Direi nera!!”. E lo dico con il sorriso sulle
labbra e con la consapevolezza che la sottoscritta non cambierà mai.
Sarò sempre, fino all'ultimo dei miei giorni, come il mio adorato
papà, ovvero un pentolone di fagioli. Io mi incazzo sul serio, urlo,
piango, mi dispero come una pazza.
Poi, piano piano, inizio a vedere le cose un pochino più da lontano, più nitide e con un certo distacco, senza farmi prendere dall'istinto e allora mi trovo a rielaborare tutto.
Poi, piano piano, inizio a vedere le cose un pochino più da lontano, più nitide e con un certo distacco, senza farmi prendere dall'istinto e allora mi trovo a rielaborare tutto.
Ho fatto settimane senza rivolgerle la parola
quando passava a salutare le altre ad allenamento, senza guardarla in
faccia, semplicemente ignorandola.
Poi, con il passare dei mesi la
rabbia è passata, la delusione è diminuita e sono tornata “serena”,
tanto da parlarle, da scherzare con lei in tutta tranquillità.
Sono
psicolabile? Forse si...
Però di una cosa sono certa. Sono
molto contenta di aver perso l'incazzatura nei suoi confronti, sono
contenta di riuscire a parlarle come se nulla fosse, sono contenta di
non vivere più quel dramma di vita che vivevo fino a qualche mese fa
in un turbine di insicurezza, gelosia, frustrazione ed eccitazione...
troppa fatica persino per me...
La canzone di oggi la ascolto molto
spesso, soprattutto nelle ultime settimane, ed è dedicata a lei.
E'
dedicata a lei ma senza il risentimento che si legge nelle parole di
Beyonce, in tutta tranquillità, senza rimpianti ma con la certezza
che alla fine le cose siano andate nel verso in cui dovevano andare.
Ho capito, e ce n'è voluto tanto di tempo ma ci sono arrivata, che
mi sono arrovellata il cervello inutilmente per mesi cercando di
capire i segni del destino, quale strana forza mi avesse messo E. sul
cammino e per quale inspiegabile ragione.
Ora, che di farmi le seghe
mentali non ho più voglia, penso solo e unicamente al fatto che tutto
serve nella vita.
Tutto: le delusioni, gli amori non corrisposti, le
liti, gli abbandoni, le partenze e i ritorni, perchè tutto fa brodo
nel costruire le persone che siamo.
E io, senza di lei e tutto quello
che è successo nell'ultimo anno e mezzo, non sarei sicuramente
quella che sono. Sarei seduta nel mio ufficio con un bel diamante al
dito, un matrimonio da organizzare e una vita da pianificare.
E
invece passo le giornate a parlare/leggere/ascoltare inglese, a controllare i voli aerei che mi porteranno
dall'altra parte del mondo e a pensare
che non mi importa sapere dove sarò tra un anno...
Chi vivrà vedrà e io, ora, non rinuncerei mai alla mia
vita e non la cambierei con quella di nessun'altro. Evviva!!