mercoledì 29 febbraio 2012

DON'T WAIT - Dashboard Confessional

"Don't wait, don't wait
The road is now a sudden sea
And suddenly, you're deep enough
To lay your armor down"


Più passano gli anni e più mi convinco di una cosa, la vita è veramente strana, anzi, al limite dell’assurdo.
Lo scorso venerdì è successo qualcosa che mi ha fatto pensare molto su come le nostre vite prendano direzioni particolari senza che a volte neppure ce ne accorgiamo, senza che la nostra mente percepisca che qualcosa o qualcuno ci sta indirizzando verso una certa direzione.

Ma torniamo a venerdì scorso. Una giornata come tante altre in cui vado al lavoro e dal lavoro diretta a pallavolo, dopo essere passata a prendere la mia compagna di pallavolo C. Facciamo come al solito allenamento e poi salgo sulla mia macchinina, carico C. e la riporto a casa, una piccola deviazione quella che mi fa lasciare la strada di casa per accompagnare lei. E così alle 10.45 sono in autostrada, verso la mia casetta di provincia. Passano pochi kilometri e mi trovo davanti uno schermo autostradale, uno di quelli che avvisa di mettere sempre le cinture, di fare attenzione al tutor che controlla la velocità. Ebbene su quel cartello questa volta ad attirare la mia attenzione è stata una scritta davvero inconsueta:
ATTENZIONE! VEICOLO IN CONTROMANO!

Cosa? Stiamo scherzando? Nessuno scherzo… Io, un po’ intimorita decido di spostarmi in prima corsia e procedere con un’andatura molto blanda pronta a scappare sulla corsia di emergenza nel momento del bisogno.
Nel frattempo, accanto a me, le macchine (tante) continuano a sfrecciare senza sosta a velocità tutt’altro che limitate. Due/tre kilometri dopo i miei occhi hanno assistito all’Apocalisse. L’incidente più brutto che abbia mai visto. Una, due, tre macchine incidentate e ferme in mezzo alla strada, due carcasse di auto/moto in fiamme, detriti ovunque, persone disperate in mezzo alla strada ed entrambi i sensi di marcia fermi. Davanti a me una cortissima coda di automobili, giusto una trentina di veicoli che pian piano, sulla corsia di emergenza, si fanno spazio sulla strada. Ho avuto la fortuna di passare subito, di non fermarmi in coda nemmeno un minuto, con la consapevolezza però che l’incidente fosse capitato solo qualche minuto prima del mio arrivo.

Così, effettivamente, è  stato. Quella sera un militare ha imboccato contromano l’autostrada. Alcune macchine sono miracolosamente riuscite ad evitarlo rimediando solo qualche bozzo qua e là oltre ad uno spavento esagerato. Una macchina, invece, si è vista arrivare dritta dritta in faccia lo scooterone su cui viaggiava il militare che, dopo lo scontro è stato sbalzato sull’altro lato della carreggiata. Risultato un morto e due feriti. Il tutto è successo alle ore 23.00 di venerdì sera. La sottoscritta è passata esattamente in quel punto alle ore 23.05 della stessa sera. Cazzo!

E allora la riflessione è d’obbligo. E se non avessi portato a casa C.? E se l’allenamento fosse finito cinque e dico cinque minuti prima? Cosa sarebbe successo? Ovviamente non lo so e mai lo saprò, però questi piccoli/grandi casi del destino non riescono a lasciarmi indifferente, non mi fanno smettere di pensare a cosa sarebbe successo alla mia vita…
Eventi straordinari come questo, poi, hanno un grande, immenso potere, quello di farmi capire ancor di più (in caso ce ne fosse bisogno) che la vita ci sfugge tra le dita, che mentre sopravviviamo, aspettando che le cose vadano meglio o che le persone si accorgano di noi, noi in realtà questa vita non la stiamo davvero vivendo. Semplicemente ci trasciniamo, impauriti dai cambiamenti, dalle scelte che possono stravolgerci la vita, dall’opinione delle persone che ci circondano.
Beh IO A QUESTO GIOCO NON VOGLIO Più GIOCARE.
Io la mia vita la voglio prendere in mano, correndo tutti i rischi del caso, deludendo le altre persone ma cercando in tutti i modi possibili di soddisfare i sogni, i MIEI e solo miei sogni.

venerdì 24 febbraio 2012

LONTANO DAL TUO SOLE - Neffa

"Sono pronto per rialzarmi ancora,
è il momento che aspettavo e ora
nonostante questo cielo sembri chiuso su di me
nessuno mi vede
nessuno mi sente,
ma non per questo io non rido più."


Riecco il weekend alle porte.
Questa è stata una settimana strana.
Una settimana fatta di malanni e di lavoro forsennato. Ma anche di pallavolo (finalmente!).
E di ristorante jappo, ovviamente dall'inconparabile Shiro.
E poi di cinema a vedere “Paradiso Amaro”... uno di quei film della serie mille speranze e aspettative che vanno a finire dritte dritte...
Ecco, non mi è piaciuto molto. In poche parole lo definirei così: LENTO, veramente troppo lento.
La nota positiva è il suo protagonista, George Clooney, travestito da povero marito cornuto, quasi vedovo con indosso camicie hawaiane (e ci credo il film è ambientato proprio alle Hawaii) una più brutta dell'altra che però regala una gran prova di recitazione. Uno di quei film che ti fa uscire dal cinema con una sensazione di stanchezza, anzi spossatezza fisica e mentale...

E così stasera si torna a casa.
Una bevuta con gli amici che non mi vedono da S. Valentino.
Un massaggio con annessa “seduta di terapia” dall'estetista.
La merenda a casa della zia.
Un salto a salutare quelle due bestioline delle mie nipotine e poi domenica si ritorna a Milano per la partita e per ricominciare l'ennesima settimana...
Ho bisogno di una vacanza... una di quelle lunghe...

mercoledì 22 febbraio 2012

TALKING ABOUT A REVOLUTION - Tracy Chapman

“Don't you know
you better run, run, run...
Oh I said you better
run, run, run...”

Tanto tempo senza scrivere. 
Troppo tempo. 
Tempo che mi è sfuggito di mano principalmente a causa del lavoro che non mi da tregua, che mi fa correre tutto il giorno lasciandomi stremata alla fine della giornata. 

E proprio così mi sono scivolate via le ultime settimane.

Mi alzo, vado al lavoro, torno a casa, mangio e poi crollo a letto.
Le uniche botte di vita che mi permettono di uscire da questo rigido schema sono la spesa e la pallavolo.
Basta, la mia vita in settimana è tutta qui...

Poi arriva il weekend, e così tutta felice e pimpante me ne torno a casa... 
Ecco, pimpante per poco. Poche ore e sono ko per l'influenza. Risultato? Sabato e domenica spiaggiata sul divano. L'unica compagnia che riesco a sostenere è quella dei miei fratelli a quattro zampe, della tv, della musica e del mio adorato Vanity Fair.
Zero forze per alzarmi.
Zero voglia di fare qualsiasi cosa.
Zero interesse verso il cibo.
Insomma un disastro. E il dramma non è finito perchè esattamente così saranno anche le prossime settimane (beh si spera senza influenza!!).

Però... Siccome il bicchiere non può mai essere solo e unicamente vuoto, sono riuscita a individuare un lato positivo... IL TEMPO STA VOLANDO.
Giorni interi, settimane, mesi che scivolano via senza che me ne accorga e così si arriva quasi alla fine del mese di febbraio.
Un altro mese in meno a separarmi dal mio sogno...
E allora tengo duro, gli occhi fissi sull'obiettivo là in fondo e la testa che continua a volare...

giovedì 9 febbraio 2012

BITTER SWEET SYMPHONY - The Verve

"Cos' it's a bittersweet 
symphony this life."



Bastano pochi secondi per farmi sbattere ancora una volta la testa contro il muro. 
E' esattamente un mese dall'ultimo sms che ci siamo scritte io ed E. 
Un cazzo di mese in cui ho fatto di tutto per evitare di pensare a lei. 
Ma come si fa a cancellare tutto? O forse dovrei dire NIENTE, visto che quello che c'è stato tra di noi in soldoni è proprio questo, niente... 
Basta poco per farmi pensare a lei...

Basta incrociare per strada una persona con il suo profumo.

Basta sentir passare sotto l'ufficio una macchina con la musica troppo alta.
Basta sentire i racconti di M proprio su di lei.
Basta dare un'occhiata alla mia scrivania dove trova spazio il biglietto di Natale che mi ha scritto lo scorso anno.
Basta sentire una canzone di Rihanna.
Basta aprire Iphoto e vedere nel mosaico di foto lei, il suo polso, Idem. 
Basta pensare alla pallavolo, al fatto che finchè c'era lei quelle passate in palestra erano le ore più belle della settimana mentre ora...
Basta vedere per strada una macchina simile alla sua.
Basta buttare un occhio a destra mentre sono seduta alla mia scrivania, un occhio rivolto verso casa sua.
Basta...

Il problema, forse, è che sono ancora un mix esplosivo. 

Un mix fatto di incazzatura, di delusione, di rimorsi, di parole non dette e troppe cose non fatte.
E' un capitolo chiuso della mia vita, è il passato, però c'è una cosa che sento non passerà mai, ed è quel sapore amaro che tutta questa storia mi ha lasciato in bocca. 
Me lo porterò sempre dietro. Sarà parte di me. Starà lì buono buono al mio fianco per anni. E proprio con me oltrepasserà i confini.
Ecco. I confini. La mia rinascita. Quando ha intenzione di arrivare settembre???

venerdì 3 febbraio 2012

MORE THAN THIS - Roxy Music

“More than this, there is nothing
More than this, tell me one thing
More than this, there is nothing”


In piena fase RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI...
Leggo la MIA bibbia, cerco su internet, visito blog di persone che hanno vissuto o stanno vivendo l'esperienza che farò io... 
Insomma una raccolta non tanto ragionata di informazioni, una sorta di random merda, in cui cerco a caso e trovo ancora di più a caso informazioni di ogni genere sull'Australia. 
E proprio in questo modo vengo a scoprire di tutto di più...
Tipo...

Il primo ministro australiano è una donna di nome Julia Gillard (molto bene!)
La guida dell'auto è a destra come in Gran Bretagna (ma si dai, è solo questione di abitudine!)
Si mangia presto. Indicativamente si cena verso le 7pm (oh mamma... Proprio io che amo cenare mooolto tardi!)
I voli aerei interni costano molto poco (fantastico!)
Gli australiani sono patiti dello sport (per fortuna!!)
Si mangiano bistecche di canguro e coccodrillo (non avendoli mai assaggiati sospendo il giudizio anche se all'idea un po' rabbrividisco)
I mari australiani sono pieni di balene e delfini facilmente avvistabili (un sogno...)
Direttamente dalla bibbia... E' più facile incontrare una qualsiasi specie di serpente nel cortile di una casa di Sydney piuttosto che in tutta la penisola italiana (Ah molto bene... Questa sì che è una bella notizia... Forse mi toccherà andare in giro perennemente con le calze anti vipera... sempre che bastino)
I supermercati sono aperti anche di notte (Evviva!)
E' il vero paradiso dei surfisti (:))) Molto bene!)
Nella stazione di Cook due scritte accolgono le persone. "Cibo e carburante più vicino, 850 km". "Il nostro ospedale ha bisogno di voi. Ammalatevi!” (...................)
Le piante in Australia non perdono le foglie bensì la corteccia (io la natura la amo, soprattutto per queste stranezze)
Le coste dell'Australia contano circa 10.000 spiagge, più di ogni altro Paese del mondo (signore e signori ecco a voi il paradiso....)
Nella lista delle città più felici al mondo Sydney si posiziona al secondo posto mentre Melbourne al quarto (sarà per questo che ho scelto proprio l'Australia?!)

Fine della prima puntata de “Le stranezze australiane”.
Continua...

mercoledì 1 febbraio 2012

LET IT SNOW! - Frank Sinatra

"It doesn’t show signs of stopping,
And I brought some corn for popping;
The lights are turned way down low,
Let it snow, let it snow, let it snow."


Ebbene, alla fine, la neve è arrivata anche a Milano... 

E quanto è bella la neve, quanto mi piace!! Nonostante gli anni che continuano inesorabilmente a passare e a farmi sentire sempre più babbiona, la neve ha sempre il grande, immenso potere di farmi tornare una piccola ed entusiasta bambina...

Ci sono proprio affezionata.
Sarà che una delle più belle foto della mia infanzia è datata inverno 1985. Io, mia sorella e mio papà chiusi in delle tutone da sci calde calde (e veramente orribili!!) che ci rotoliamo nel metro di neve caduto in giardino.
E poi ci sono tutti i weekend trascorsi a sciare in montagna. Il primo me lo ricordo benissimo. Io, mamma e papà sulla pista da sci. Il papà che mi tiene ferme le gambe, che mi spiega come utilizzare le bacchette, che mi corre dietro mentre io, a spazzaneve, vado felice per la mia prima discesa.
E poi ancora mille ricordi.
I numerosi capodanni passati sulla neve a scendere come matti con il bob.
La mia prima neve a Milano, ormai 6 anni fa, quando la città era più bella che mai tutta ricoperta dalla coltre bianca.
E poi le corse in giardino prima con la Penny e ora con lo Scott, perchè i miei cani, come me, hanno sempre adorato rotolarsi nella neve.


Ora mi fermo, penso e mi dico... 
Goditi questa neve!! Goditela tutta quanta... 
Perchè là, là non la vedrai la neve e per più di un anno dovrai farne a meno. Dovrai fare a meno delle tazze bollenti da stringere tra le mani guardando i fiocchi che cadono dal cielo, dovrai fare a meno degli stivali con cui oggi stai affrontando i marciapiedi scivolosi, dovrai fare a meno di quei guantini verdi da bimba per cui tutti ti prendono in giro...
E allora viva la neve!!!