venerdì 27 gennaio 2012

HEAVEN - Bryan Adams

“I've been waiting for so long.
For something to arrive.
For love to come along.
And now my dreams are coming true.
To the good times and the bad.
I'll be standing here by you”


Il weekend è alle porte... E per fortuna!
Perchè il weekend vuol dire nanna, tanta nanna...
Vuol dire Scott e Gloria, i miei due cagnoloni teneri e affettuosi che stasera mi riempiranno di baci.
Vuol dire vedere mamma e papà, tutti presi a chiedermi: novità sull'Australia?
Vuol dire amici!! La S, il M, il D, la C e tutti gli altri folli personaggi che popolano la mia vita.
Vuol dire divertimento e alcol! Perchè il sabato è un bellini all'aperitivo, il vino a cena e un long island (o forse due) dopo cena mentre si conversa con gli altri.

Questo weekend poi vuol dire tornare a giocare.
Eh si, ricomincia il campionato. Girone di ritorno... E se devo essere sincera non sono particolarmente esaltata...
Sia chiaro, per me giocare a pallavolo è una gioia immensa, è pura felicità, è lasciarsi alle spalle gli scazzi di una intera giornata di lavoro per ridere e scherzare con le altre.
Solo che la pallavolo, come tutto il resto delle cose che mi girano intorno, per quanto siano belle non sono l'Australia...

Il problema è che vivo con un pensiero fisso. UNO e solo uno. 
Sembra che io abbia un solo neurone nella testa che prende il continente australiano e lo gira e rigira in ogni modo senza mai staccarsi. Penso all'Australia in ogni modo umanamente possibile.
Un esempio? Eccolo...

Ci sono i saldi... Io amo andare in giro per saldi... Per cui vado, entro in un negozio e vedo un maglione che mi piace tantissimo. A quel punto la mia testa pensa: "cosa ci vuoi fare con un maglione di lana? Guarda che tra sette mesi vai in Australia. Ciò significa che a partire da marzo hai davanti a te 16/17 mesi di caldo. Ci porti il maglione in Australia?"
Forse no... Risultato... zero acquisti duranti i saldi...


Altri segnali di evidente follia? Certo che si...
Sono partita con la missione check up completo prima di partire...
Ho già prenotato dentista e ginecologo, perchè poi là come si fa?
Non è finita... 

A casa sono ufficialmente iniziate le lezioni dal titolo “Skype a prova di imbecille”, ovvero come spiegare ai miei genitori (con un linguaggio da bambini delle elementari) cos'è skype e come lo dovranno usare per vedere la faccetta della loro figlia quando sarà dall'altra parte del mondo.
La situazione sta degenerando... :)

lunedì 23 gennaio 2012

FAST CAR - Tracy Chapman

"You got a fast car, 
I want a ticket to anywhere
Maybe we can make a deal,
maybe together we can get somewhere
Anyplace is better,
 starting from zero got nothing to lose
maybe we'll make something,
but me myself I got nothing to prove"


1308 pagine... praticamente una Bibbia, LA MIA BIBBIA.
L'ho comprata e ho iniziato a perdermi nelle sue pagine, negli aneddoti, nelle stranezze che caratterizzano questo immenso paese.
Sono partita dal NEW SOUTH WALES, la regione in cui ha luogo la splendida Sydney, la capitale “morale” di questo continente e quella che molto probabilmente sarà l'ultima tappa del mio primo anno di Australia.

Intanto ho cominciato a dare un'occhio ai visti, ed eccolo quello perfetto per me, WORKING HOLIDAY VISA... Lo strumento perfetto per chi vuole girovagare per l'Australia lavoricchiando il giusto per poter coprire le spese.
Sarà un anno così.
Un anno in cui seguire nella mia testa un ipotetico percorso che sarà tutto tranne che vincolante.
Seguirò il cuore.
Mi fermerò nei luoghi in cui mi sentirò a mio agio, felice e serena.
Andrò via dai posti decantati da tutti ma che non sentirò miei.
Sarà un anno dedicato solo a me, al mio benessere, alla mia felicità.
Magari troverò la felicità in una località turistica, popolata da surfisti e hippy.
Oppure mi innamorerò di una città, che sia Melbourne, Perth, Adelaide o proprio Sydney.
E chi lo dice che non mi trovi a mio agio nell'entroterra, in uno di quei villaggi popolati prevalentemente da aborigeni e allevatori di animali...

Questo è ciò che mi fa vivere ogni giorno.
Ogni mattino il mio primo pensiero è rivolto a quando metterò piede su quella meravigliosa terra, a quando darò veramente una svolta alla mia vita. Vivo ogni giorno spinta da una forza misteriosa, una forza che mi permette di affrontare con il sorriso gli otto mesi che mancano alla partenza.
E' normale che stia già pensando a cosa mettere in valigia??

mercoledì 18 gennaio 2012

A BEAUTIFUL LIE - 30 Seconds to Mars

"It’s time to forget about the past
To wash away what happened last
Hide behind an empty face
Don’t ask too much, just say
Cause this is just a game'"


Sono una credulona, un'ingenua. Una di quelle persone che ascolta chi ha di fronte e gli crede sempre e comunque, senza ombra di dubbio.
Ho sempre pensato di possedere un grande dono, quello di essere capace di fidarmi delle persone, soprattutto di quelle a cui in qualche modo voglio bene, quelle a cui mi sento legata da un filo invisibile ma straordinariamente spesso.

Poi succede che una di queste persone ti dica una o più bugie, che faccia qualcosa di brutto nei tuoi confronti, che ti dica qualcosa di male, insomma che ti deluda in qualche modo.
E allora per me quella persona non esiste più. Viene cancellata con un colpo di spugna dal mio cuore e dalla mia testa lasciandomi solo il rimpianto di averla fatta entrare nella mia vita quando non se lo meritava.

E' un po' di tempo che non parlo di lei, di E. Il motivo, purtroppo, è che proprio lei è una di quelle persone che rientrano nella categoria degli “spazzati via” dalla mia vita (composta da pochissimi elementi, sia chiaro).
Ho sempre creduto a quello che mi diceva, per mesi interi.
Non ho mai messo in dubbio le sue parole, la sua buona fede, anche quando i fatti mi dicevano tutt'altro.
Le ho creduto quando mi diceva che mi voleva davvero bene.
Le ho creduto quando mi diceva quanto fossi speciale per lei.
Le ho creduto quando mi diceva che ero diversa dalle altre perchè solo io sapevo tutto di lei.
Le ho creduto quando mi diceva di volermi davvero.

E così per mesi ho ignorato il parere di tante persone che mi vogliono bene, che mi conoscono perfettamente. Persone che mi scongiuravano di lasciarla perdere, dicendomi che io per lei ero solo un gioco, solo una conquista capace di fare aumentare a dismisura la sua già immensa autostima. Ora posso solo inchinarmi al loro cospetto e chiedere scusa.
 Ora so da che parte sta la verità.

Sono delusa da lei ma ancor di più da me.
Perchè a 28 anni una ragazza dovrebbe essere in grado di capire se la persona che ha davanti è realmente sincera, se è davvero interessata al suo bene.
Ebbene, per l'ennesima volta, ho appurato che io questo meraviglioso potere non lo possiedo. Ho capito che sono una testarda e che non sono capace di ascoltare i consigli delle persone a me veramente care. Io devo fare di testa mia, sempre, pur di scontrarmi contro un muro di cemento a causa delle mie stupide convinzioni.
In bocca mi è rimasta tanta amarezza, tanto rammarico. 
Però voglio provare a vedere il lato positivo: chissà che non abbia imparato la lezione una volta per tutte...

lunedì 16 gennaio 2012

FAR FAR - Yael Naim

"Far far, there’s this little girl
she was praying for something to happen to her
everyday she writes words and more words
just to speak out the thoughts that keep floating inside.."


L'Africa per fare volontariato. Per aiutare i bambini. Perchè desidero sporcarmi davvero le mani. Perchè ho bisogno di sentire che sono davvero utile a qualcuno che ne ha bisogno.

La Nuova Zelanda per i suoi prati sterminati. Per la sua terra incontaminata, quasi primordiale. Per vedere campi colmi di pecore.

L'Australia per conoscere finalmente un continente immenso ed estremamente eterogeneo. Perchè sogno da una vita di vedere dal vivo l'Opera House di Sidney.
Perchè i canguri, i koala, gli emù, i diavoli della tasmania, i wallaby, gli opossum (ma anche e soprattutto foche e pinguini che vivono al sud) mi incuriosiscono sin da quando ero una bambina.
Per il surf e le immense spiagge.
Per la barriera corallina più bella del mondo.
Per i 2.5 abitanti per kilometro quadrato.
Per l'outback, Ayers Rock e gli aborigeni.
Per i barbecue nelle case di ogni australiano e le grigliate tra gli amici.
Potrei continuare molto molto a lungo. Però mi fermo qui, perchè è questa la destinazione del mio viaggio, la terra che voglio scoprire pian piano.

E allora il tempo stringe e le cose da decidere/fare sono tantissime...
Iniziamo dalla più importante, DIRLO.
Dirlo alla mia famiglia. Alla mamma che non ha smesso di saltare sulla sedia per dirmi che grazie a questa decisione le ho dimostrato una volta per tutte di essere davvero la persona che sperava diventassi. Al papà che non lo fa vedere ma è straordinarimante felice per me e che già progetta per il prossimo Natale di venire a trovarmi proprio nella terra dei canguri. E poi a mia sorella, che dice di invidiarmi tantissimo.
Dirlo al lavoro. Al capo che mi ha fatto i complimenti per il coraggio e che è molto felice per me. Alle mie colleghe che non nascondono un velo di tristezza nel sapermi con la valigia in mano.
Dirlo agli amici. A tutti quelli che mi mancheranno da morire. Ogni giorno...

E' partito il countdown..

venerdì 6 gennaio 2012

DIVENIRE - Ludovico Einaudi


Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,

ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca o colore dei vestiti,
chi non rischia,
chi non parla a chi non conosce.

Lentamente muore chi evita una passione,
chi vuole solo nero su bianco e i puntini sulle i
piuttosto che un insieme di emozioni;
emozioni che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbaglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti agli errori ed ai sentimenti!

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza,
chi rinuncia ad inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia e pace in sè stesso.

Lentamente muore chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare,
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo 
di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare!
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di
una splendida felicità.

“Lentamente muore” di Pablo Neruda

lunedì 2 gennaio 2012

STAY - Elisa

"Would you want to know what I've been through?
(Through all this time... all this time)
Would you want to know I have missed you too
(And I have you on my mind)
And you've been and you will be a part of me
(That I can't find)
And you've been forgiven for your silence"


...E se, dopo tutto, ci fosse ancora spazio per lui?


Nel frattempo sono tornata al lavoro, con una voglia esagerata di essere in qualsiasi altro posto piuttosto che qui.
Le vacanze, come sempre, sono volate via. 
Prima, però, c'è stato Capodanno. 
Pre-festa a casa mia, dove io, G, la S, il M e il D ci siamo trovati per fare quattro chiacchiere e per organizzare le macchine. E poi, dritti al nostro locale. 
Ovviamente ho bevuto parecchio, ho mangiato parecchio e ho pure ballato parecchio (strano ma vero!!).
A farmi compagnia la solita combriccola, tra cui è spiccato D, l'unico abbastanza brillo da tenermi testa.
Così proprio con lui, da mezzanotte alle 5 di mattina è stato un susseguirsi di "Auguri Milla!" da parte sua e "Auguri D!!" da parte mia, con relativi brindisi e bicchieri di bollicine che andavano dritto dritto a depositarsi nello stomaco. E poi datteri infilzati nel mio tacco a spillo e foto di ogni genere. Moooolto divertente!


Poi il momento più bello... il brindisi di gruppo... dove D. ci ha esortati a dichiarare cosa vorremmo fare nel 2012.

Cosa mi è uscito dalla bocca? Ovviamente il più grande sogno...
"IO VADO A VIVERE ALL'ESTERO"

L'ho dichiarato e ora non me lo rimangio più, promesso!!
Ora resta il dubbio: Africa, Australia o Nuova Zelanda?