giovedì 29 marzo 2012

LONG WAY TO HAPPY - Pink

"It's gonna take a long time to love 
It's gonna take a lot to hold on 
It's gonna be a long way to happy, yeah"



Una settimana pesante!! 

Una settima lunga, anzi eterna ma che, fortunatamente, volge al termine...

Domenica scorsa ero a Verona per Vinitaly, piena fino al collo di antibiotici.
Tre ore di treno quotidiane sulla tratta Milano-Verona, pigiata nella calca della navetta per la fiera e poi a rincorrere i giornalisti per i vari padiglioni sperando di portarli dai clienti e lottando contro una folla disumana. Dulcis in fundo la presenza costante del capo... e come si vivono tre giorni di fiera del vino lavorando e senza poter bere nemmeno un buon bicchiere di vino??
Si vivono male, ecco!
Ora, con il rientro in ufficio pare sia tornata la normalità.

Come ho fatto a sopravvivere a tutto ciò?
Il merito è stato dello scorso sabato, una giornata davvero terapeutica, la MIA giornata.
Tutto un dì passato in compagnia di me stessa e basta!
Un giorno dedicato a me e a Milano...


Alzarsi con calma, fare colazione e poi noleggiare la bici, forza sui pedali e via per le strade di Milano. Attraversare i Giardini di Porta Venezia in lungo e in largo e poi Brera, con la voglia di non uscirne mai, e ancora Turati, il Castello Sforzesco e il Parco Sempione.
Ore perse a girare e rigirare per strade bellissime, in mezzo alle piante in fiore, alle persone felici, a famiglie sorridenti sedute su plaid a picniccare.
E poi fermarsi ad ammirare le opere esposte nelle gallerie di Brera, a guardare le vetrine di negozi bizzarri, bere dalle fontanelle dei parchi, osservare i cani che corrono e giocano tra loro... Ecco, sabato sono stata felice. 
Un intero giorno felice... Non mi capitava da tanto... 


Esperienza decisamente da ripetere!

mercoledì 14 marzo 2012

I DON'T WANT TO MISS A THING - Aerosmith

"Laying close to you

Feeling your heart beating

And I’m wondering what you’re dreaming

Wondering if it’s me you’re seeing"


E’ possibile piangere come deficienti davanti a un video di Youtube? 
Per me, ovviamente, la cosa è più che possibile, la definirei normale, soprattutto quando il video in questione campeggia da oltre tre anni sulla barra dei preferiti del mio mac. 
E’ lì Christian, in mezzo ad una cartella di nome tesi, in cui sono racchiusi tutti i siti a cui facevo riferimento quando scrivevo la mia tesi di laurea, e il sito della gazzetta (ebbene si!!). 

Beh erano quasi due anni che non aprivo la pagina dedicata a Christian e alla sua storia. 
E qui non posso proprio descrivere cosa contengono i 2:32 minuti di quel video. 
Sono oltre due minuti di puro, semplice e onesto amore incondizionato. 
Quell’amore che tutti coloro che hanno un cane o un qualunque animale domestico conoscono benissimo. Perché per loro, per gli animali, è naturale amarci con tutto il loro cuore.

E’ questo che penso tutte le volte che vedo il mio Scott che dopo quattro anni è sempre il mio cucciolone adorato (come in foto quando aveva appena due mesi), quello che quando il venerdì sera arrivo a casa mi salta addosso, mi mette le sue zampone sulle spalle e con i suoi quaranta chili tutte le volte mi fa barcollare. 
Lo Scott che il sabato notte, ogni weekend, non appena sente la chiave girare nella porta viene ad accogliermi, a salutarmi, con il passo incerto e gli occhioni chiusi per il sonno. Ci diamo la buonanotte io e lui, ci coccoliamo prima di fare nanna, io per terra e lui che immancabilmente prova a sedersi in braccio a me come faceva quando era un cucciolo, ci guardiamo negli occhi ed è tutto chiaro.


Purtroppo gli esseri umani, o almeno una gran parte di loro, non hanno il cuore così grande. La verità è che vorrei che il genere umano assomigliasse molto di più al genere animale. Da loro, secondo me, abbiamo molto da imparare.


P.S. solo dopo aver visto il video decine e decine di volte ho scoperto che i due ragazzi sono australiani... il caso...

martedì 13 marzo 2012

THE TRAPEZE SWINGER - Iron & Wine

“So please remember me, mistakenly

In the window of the tallest tower
Call,
then pass us by but much too high

To see the empty road at happy hour”


Mi è capitato recentemente di rivedere questo film. 
Un bel film, visto per la prima volta in compagnia di mamma e papà e poi rivisto ancora e ancora. Un film che oggi più che mai è vicino a me.

Il protagonista di questa pellicola è un giovanissimo manager newyorkese che un bel giorno si trova a prendere il posto di un maturo ed esperto padre di famiglia, nonché capo dei venditori di spazi pubblicitari di una delle riviste di sport più importanti del Paese. 
Il ragazzetto, appena ventiseienne, viene catapultato nel mondo dei suoi sogni, ai vertici di un’azienda, con al suo fianco una bella e giovane moglie e una fiammante auto sportiva in garage. Insomma si trova a vivere la vita che ha sempre sognato. Fino a quando si scontra inevitabimente con la realtà. Una realtà composta da un lavoro che non sa veramente fare, una moglie insoddisfatta che ben presto lo mollerà al suo destino e una splendida Porsche blu che nemmeno è in grado di guidare. 
Una vita triste, in cui il giovane e ricchissimo ragazzo inizierà ben presto a sentirsi solo, insoddisfatto, privo di sogni e stimoli. La sua salvezza sarà mollare tutto. Lasciare New York, lasciare il suo lavoro, lasciare la sua splendida casa e la potente automobile. 
La sua felicità sarà correre, all’alba, su una vera spiaggia e non più sul triste tapis roulant di casa, in compagnia del suono delle onde che si infrangono sulla battigia e con un sorriso stampato sul viso. 

Si, lo so, si tratta solo di un film. 
Non voglio certo illudermi che questa sia la regola di benessere valida per l’intera umanità, che sia la medicina per guarire l’insoddisfazione delle persone. Lungi da me. 
Però di una cosa sono convinta, che nella vita sia necessario sempre provarci. Che si tratti del provarci con una persona che ci piace, che ci fa battere il cuore o che si tratti di un cambio drastico di lavoro o di residenza. 
Ecco il mio mantra: prova, scommetti, rischia!

lunedì 12 marzo 2012

I STILL HAVEN'T FOUND WHAT I'M LOOKING FOR - U2

"I have run, I have crawled
I have scaled these city walls
these city walls
only to be with you
but I still haven’t found what I’m looking for
but I still haven’t found what I’m looking for"


Quel dolore a cui ho fatto riferimento ieri. 
Un dolore che mi perseguita da mesi, che mi accompagna ora dopo ora, giorno dopo giorno, inesorabile. 
Ci sono giorni in cui la sofferenza è quantitativamente inferiore ai momenti in cui sono serena. E allora mi illudo che forse quel dolore a breve svanirà del tutto. 
Non succede mai. Torna sempre. Si affaccia nelle mie giornate e se ne stà lì, accucciato in un angolo. E per quanto provi ad analizzare cosa lo genera non riesco mai a darmi una risposta. 

E’ colpa del lavoro? 
Del casino che ho fatto con G? 
E’ la frustrazione della storia che non c’è mai stata con E? 
E’ frutto della mia insofferenza nel non essere ancora partita? 
Oppure, banalmente, sono io che ancora non ho capito chi sono e cosa voglio essere… 
Si perché in fondo credo di essere arrivata a 28 anni e passa senza essermi sforzata abbastanza di capire me stessa. 
In un certo senso credo di aver dato tutto per scontato. 

Avevo 16 anni quando ho deciso che volevo fare la PR
Siamo proprio sicuri che avessi capito bene cosa voleva dire? Siamo certi di aver intrapreso la strada giusta?

Sin dal primo anno di università avevo stabilito di voler venire a vivere a Milano

Ecco, anche qui, sono sempre stata affascinata dalla metropoli ma siamo certi che la città sia veramente il posto per me?

Infine, ho dato per scontato di essere eterosessuale, di volere al mio fianco un bell’ometto da sposare e con cui costruire una famigliola composta da 2/3 figli e almeno un cane. Ecco qui posso dirlo tranquillamente, non avevo capito un cazzo. 
Non sono eterosessuale, non sono omosessuale, non sono bisessuale. 
Sono una persona che si innamora di altre persone, che resta affascinata dagli uomini ma anche dalle donne. E se oggi dovessi scommettere su chi sarà al mio fianco tra vent’anni non saprei proprio su chi puntare. 

Però una cosa l’ho capita… 
Non sarò qui, a Milano, a fare la PR, a condurre la vita che sto conducendo ora. 
Sarò da qualche altra parte, a fare qualcos’altro, con qualcun altro/a.  
Come si dice? Ah si, CHI VIVRA’ VEDRA’…

P.S. Ne ho messa una ma avrei potuto metterne decine... Si tratta di VIRGIN GORDA (Caraibi)... Ovvero il luogo più bello che io abbia mai visto. Quello che mi ha fatto pensare... "tutta la vita a Milano e magari solo un paio di settimane in vacanza qui?" 
No no, non ci siamo capiti, io così non ci finisco, la mia vita non sarà così.

domenica 11 marzo 2012

LA NOTTE - Arisa


"Non basta un raggio di sole in un cielo blu come il mare
perché mi porto un dolore che sale, che sale
Si ferma sulle ginocchia che tremano e so perché
E non arresta la corsa, lui non si vuole fermare
perché è un dolore che sale, che sale e fa male
Ora è allo stomaco, fegato, vomito, fingo ma c'è
E quando arriva la notte e resto sola con me
La testa parte e va in giro in cerca dei suoi perché
Né vincitori né vinti, si esce sconfitti a metà
La vita può allontanarci, l'amore continuerà 
Lo stomaco ha resistito anche se non vuol mangiare
Ma c'è il dolore che sale, che sale e fa male
Arriva al cuore, lo vuole picchiare più forte di me
Prosegue nella sua corsa, si prende quello che resta
Ed in un attimo esplode e mi scoppia la testa
Vorrebbe una risposta, ma in fondo risposta non c'è
Il sale scende dagli occhi, il sole adesso dov'è
Mentre il dolore sul foglio è seduto qui accanto a me
Le parole nell'aria sono parole a metà
Ma queste sono già scritte e il tempo non passerà
Ma quando arriva la notte, la notte e resto sola con me
La testa parte e va in giro in cerca dei suoi perché
Né vincitori né vinti, si esce sconfitti a metà
La vita può allontanarci, l'amore poi continuerà 
Ma quando arriva la notte, la notte e resto sola con me
La testa parte e va in giro in cerca dei suoi perché
Né vincitori né vinti, si esce sconfitti a metà
L'amore può allontanarci, la vita poi continuerà"
niente da aggiungere... queste potrebbero essere parole MIE.
C'è solo tanta confusione e voglia di scappare via da tutto e tutti...
e questa volta ci metto pure la FACCIA

lunedì 5 marzo 2012

FRIENDS WILL BE FRIEND - Queen

"Friends will be friends
When you're in need of love they give you care and attention
Friends will be friends
When you're through with life
and all hope is lost
Hold out your hands cos friends will be friends right till the end"


Vivevo in un mondo che non c'è, una realtà che non esiste.
Un mondo in cui un bel giorno la fase adolescenziale in cui ognuno di noi butta amicizie, relazioni, lavori, famiglie all'aria a causa dell'amore finisce.
Ero convinta che le persone arrivate ad un certo punto della propria vita si svegliassero e in modo razionale si mettessero sedute ad un tavolo a valutare pro e contro delle proprie azioni, delle proprie decisioni, anche e soprattutto quando queste coinvolgono l'amore.

E invece mi sono scontrata per l'ennesima volta con la realtà. Una realtà che non mi vede protagonista ma che mi è tanto tanto vicina perché coinvolge le persone a me più care, i miei amici, la mia “famiglia” acquisita.
Persone più grandi di me, persone affermate nel lavoro, persone felici della propria vita, dei propri affetti, persone con cui passo il mio tempo.
Persone razionali, intelligenti, colte e dotate di integrità morale.
Persone che in questi anni mi hanno insegnato tanto, che mi hanno aiutata a crescere, che mi hanno supportato oltre che sopportato in momenti in cui non potevo andare più a fondo. Proprio perchè si tratta di queste persone il sapore è così amaro.
I miei amici stanno litigando tra loro. Si stanno scannando per ciò che ha fatto litigare tutto il mondo, nessuno escluso, l'amore.
E io, impotente, posso solo guardare, posso provare a mediare, posso cercare di tenerci tutti uniti. La sensazione, però, è che nonostante il mio impegno e la mia volontà tutto ciò non servirà e che nulla potrà farci tornare quelli che eravamo... 

giovedì 1 marzo 2012

I'M HERE WITHOUT YOU - 3 Doors Down

"The miles just keep rollin'
As the people leave their way to say hello
I've heard this life is overrated
But I hope that it gets better as we go
I'm here without you baby "


Un pensiero a lei. Alla donna più importante della mia vita. 

Perché non importa quanto siano piene e intense le mie giornate di lavoro (e queste lo sono come non mai), la mia testa non può evitare di pensare a lei. 

Ho sempre amato il mese di marzo. E’ sempre stato uno dei miei mesi preferiti. 
Il mese del ritorno a una temperatura gradevole, il mese della natura che rinasce, della luce che accompagna fino a tardi i pomeriggi. 
Ma, soprattutto, il mese dei compleanni. 
Il mio papà, la mia sorellona, la mia nipotina e poi lei… lei che proprio oggi avrebbe compiuto 92 anni. 

La mia nonna che mi manca da impazzire. 
Il mio angelo a cui non posso pensare per più di dieci secondi di fila senza che mi si riempiano gli occhi di lacrime.  
Lei che è ancora tanto...